Il progetto Artists in Quarantine, promosso da un gruppo di musei internazionali, invita gli artisti a realizzare opere pensate per i balconi e le finestre delle proprie abitazioni.
Sono stati gli italiani ad ispirare “Artists in Quarantine”, l’iniziativa promossa da alcune istituzioni museali facenti parte da L’Internationale, la confederazione internazionale di musei fondata sulla condivisione di visioni e ricerche. Nelle prime settimane di quarantena, gli appuntamenti quotidiani sui balconi di tutta Italia per suonare e ballare, nel tentativo di diminuire il distanziamento sociale, hanno commosso il mondo e ispirato il progetto.
Molti musei internazionali - tra cui Il Reina Sofía di Madrid, il Van Abbemuseum di Eindhoven, i Musei di arte moderna di Varsavia e Anversa – hanno invitato gli artisti a realizzare, durante il periodo di quarantena, opere pensate per i balconi e le finestre delle loro case.
IL PROGETTO DI BALCONY ART
Babi Badalov, Osman Bozkurt, Simnikiwe Buhlungu, Ola Hassanain, Sanja Iveković, Siniša Labrović, Rogelio López Cuenca & Elo Vega, Kate Newby, Daniela Ortiz, Zelano Pekünlá, Maja Smre Valro, Isidro, Guy Woueté, Akram Zaatari e Paweł Żukowski sono gli artisti che finora hanno aderito al progetto e che rispondono al seguente quesito: “gli spazi domestici hanno ancora il potenziale per essere sovversivi e per fare una dichiarazione pubblica, come fece il balcone di Iveković alla fine degli anni Settanta?”
Fino al 7 maggio gli artisti potranno dire la loro su questo tema e noi di Tiber Art&Design siamo pronti a rilanciarne le idee.
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